Sintomi e cause dell'infertilita' maschile

L’infertilità maschile, così come quella femminile, richiede una diagnosi accurata e la tempestività è di estrema importanza per poter tentare di risolvere un problema temporaneo, ma anche per scoprire eventuali cause permanenti che pongono così la coppia di fronte alla scelta di sottoporsi a tecniche di procreazione medicalmente assistita.

Generalmente le condizioni che portano all'infertilità maschile non hanno sintomi specifici; fanno eccezione il varicocele che può essere “silenzioso” o dare una sensazione di fastidio o peso a livello dello scroto, e gli stati infiammatori dei canali uroseminali che spesso provocano urgenza minzionale, bruciore urinario o eiaculatorio.


L'infertilità maschile può avere diverse cause e la ricerca scientifica sta ancora indagando su alcune ancora oscure, come quelle genetiche.


  • Cause genetiche: quando si presenta una ridotta produzione degli spermatozoi generalmente la causa è da imputare a uno sviluppo imperfetto dei testicoli. Questo tipo di difetti si presenta già nel feto, per una probabile predisposizione genetica associata all'esposizione a fattori ambientali tossici. 
  • Criptorchidismo: il criptorchidismo è la mancata discesa dei testicoli nella loro sede entro il primo anno di vita. La condizione viene corretta chirurgicamente nei primi anni di vita, ma i testicoli conservano una funzionalità ridotta. 
  • Infezioni uro-seminali: gli stati infiammatori e infettivi delle vie seminali possono danneggiare gli spermatozoi, i canali seminali, la prostata e le vescicole seminali per la presenza di germi e di globuli bianchi. 
  • Febbre: un episodio febbrile può interferire con la capacità riproduttiva per 60-180 giorni. 
  • Fonti di calore: pantaloni in poliestere troppo stretti possono aumentare la temperatura nell'area dei genitali e influenzare la fertilità. 
  • Epididimite: è un'infiammazione acuta o cronica dell'epididimo, un organo posto dietro al testicolo importante per la produzione del liquido seminale. 
  • Varicocele: è una dilatazione delle vene testicolari. Nella maggior parte dei casi coinvolge il testicolo sinistro. Può danneggiare il DNA degli spermatozoi riducendo la fertilità maschile. 
  • Anticorpi antispermatozoi: la loro presenza riduce la capacità fecondante degli spermatozoi e può ostacolarne il transito nelle vie genitali femminili. 
  • Disfunzione erettile: le disfunzioni legate all'erezione sono legate al 5% dei casi di infertilità. 
  • Malattie sessualmente trasmesse: il Papillomavirus, Sifilide, Gonorrea, Clamidia possono provocare infertilità. 
  • Farmaci: i farmaci antitumorali, quelli per la cura dell'ipertensione o del colesterolo alto (dislipidemie) sono un fattore di rischio. 
  • Chirurgia: i trattamenti chirurgici dell'apparato genito-urinario, delle ernie inguinali oppure quelli demolitivi in seguito a neoplasie possono modificare, anche in maniera irreversibile, la capacità riproduttiva maschile. 
  • Traumi: traumi e torsioni testicolari possono incidere sulla loro funzionalità. 
  • Stili di vita: il fumo di tabacco o cannabis danneggia l'integrità del Dna degli spermatozoi e ne riduce numero e motilità. Altri fattori di rischio sono sedentarietà, sovrappeso, obesità, cattiva alimentazione, assunzione di alcolici e droghe. 
  • Rischi ambientali: pesticidi, solventi, materie plastiche, vernici, radiazioni elettromagnetiche possono ridurre la fertilità.