Dr.ssa SARA DAVINI

Sono laureata in Scienze Biologiche (Università degli Studi di Pisa) e ho conseguito la Specializzazione in Medicina di Laboratorio – Biochimica Clinica – Biologia Molecolare Clinica. Da anni ho approfondito i miei studi nell’ambito della semiologia e della procreazione medicalmente assistita. Collaboro con medici specialisti per la diagnosi e la terapia dell’infertilità maschile e di coppia.


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Preparazione all'analisi

Lo spermiogramma o analisi del liquido seminale rappresenta il “cardine” dell’iter diagnostico finalizzato alla valutazione della fertilità maschile. L'affidabilità dell'esame dipende non solo da una sua corretta esecuzione da parte di personale esperto, ma anche l’osservazione, nella fase preanalitica, di alcuni importanti norme che se non seguite potrebbero non rendere attendibile il risultato dell’esame. Nello specifico chi intende sottoporsi all’analisi deve:
  • avere un’astinenza completa, da rapporti sessuali o eiaculazioni, compresa fra i 3 e i 7 giorni (un periodo più breve diminuisce la concentrazione degli spermatozoi, un periodo più lungo ne diminuisce la motilità);
  • avere sospeso determinate terapie farmacologiche (ormoni, farmaci anti-infiammatori, antibiotici, steroidi) da almeno 10 giorni;
  • raccogliere il campione esclusivamente mediante masturbazione manuale, in buone condizioni di igiene e in contenitori sterile per urinocoltura con tappo a vite;
  • consegnare allo specialista il campione entro 75 minuti dalla raccolta (che quindi può essere effettuata anche in ambiente domestico) in posizione verticale procurando di tenerlo al caldo (preferibilmente in una tasca vicino al corpo).
È importante puntualizzare che il risultato di un reperto “normale” o “patologico” non sta ad indicare fertilità od infertilità. Lo spermiogramma è un’indagine laboratoristica ossia un insieme di dati la cui interpretazione è appannaggio dello specialista medico andrologo-urologo nell’ambito del problema clinico del paziente, che in caso indicherà ulteriori indagini e accertamenti finalizzati ad una corretta e scrupolosa diagnosi e successivo trattamento della eventuale patologia.



Test di capacitazione

Il test di capacitazione permette di ottenere una sorta di "indice di fertilità". È anche una indagine diagnostica preliminare ad un eventuale trattamento di fecondazione assistita per poter stabilire la tecnica più idonea. La capacitazione del liquido seminale è un trattamento che mima in vitro quanto avviene in natura nelle vie genitali femminili durante il passaggio degli spermatozoi attraverso il muco del canale cervicale. Questo test permette di selezionare gli spermatozoi “migliori” separandoli da quelli morti, dai detriti e da cellule non nemaspermiche, aumentado quindi la loro capacità di fecondazione.

Test di frammentazione del DNA spermatico

Il test di frammentazione del DNA spermatico permette di evidenziare rotture o lesioni del materiale genetico dello spermatozoo; uno spermatozoo che presenti DNA frammentato con rotture anche parziali delle sue catene non può fertilizzare, o se riesce a farlo origina embrioni non vitali che difficilmente attecchiscono o danno origine ad aborti precoci. Esiste un valore soglia di danno oltre il quale la fertilizzazione e lo sviluppo dell’embrione vengono compromessi.
Questo test è quindi un complemento importante allo spermiogramma di base poiché permette di valutare la capacità fecondante degli spermatozoi e tramite l’interpretazione dei risultati può essere d’aiuto per definire un corretto programma terapeutico.


Sintomi e cause dell'infertilita' maschile

L’infertilità maschile, così come quella femminile, richiede una diagnosi accurata e la tempestività è di estrema importanza per poter tentare di risolvere un problema temporaneo, ma anche per scoprire eventuali cause permanenti che pongono così la coppia di fronte alla scelta di sottoporsi a tecniche di procreazione medicalmente assistita.

Generalmente le condizioni che portano all'infertilità maschile non hanno sintomi specifici; fanno eccezione il varicocele che può essere “silenzioso” o dare una sensazione di fastidio o peso a livello dello scroto, e gli stati infiammatori dei canali uroseminali che spesso provocano urgenza minzionale, bruciore urinario o eiaculatorio.


L'infertilità maschile può avere diverse cause e la ricerca scientifica sta ancora indagando su alcune ancora oscure, come quelle genetiche.


  • Cause genetiche: quando si presenta una ridotta produzione degli spermatozoi generalmente la causa è da imputare a uno sviluppo imperfetto dei testicoli. Questo tipo di difetti si presenta già nel feto, per una probabile predisposizione genetica associata all'esposizione a fattori ambientali tossici. 
  • Criptorchidismo: il criptorchidismo è la mancata discesa dei testicoli nella loro sede entro il primo anno di vita. La condizione viene corretta chirurgicamente nei primi anni di vita, ma i testicoli conservano una funzionalità ridotta. 
  • Infezioni uro-seminali: gli stati infiammatori e infettivi delle vie seminali possono danneggiare gli spermatozoi, i canali seminali, la prostata e le vescicole seminali per la presenza di germi e di globuli bianchi. 
  • Febbre: un episodio febbrile può interferire con la capacità riproduttiva per 60-180 giorni. 
  • Fonti di calore: pantaloni in poliestere troppo stretti possono aumentare la temperatura nell'area dei genitali e influenzare la fertilità. 
  • Epididimite: è un'infiammazione acuta o cronica dell'epididimo, un organo posto dietro al testicolo importante per la produzione del liquido seminale. 
  • Varicocele: è una dilatazione delle vene testicolari. Nella maggior parte dei casi coinvolge il testicolo sinistro. Può danneggiare il DNA degli spermatozoi riducendo la fertilità maschile. 
  • Anticorpi antispermatozoi: la loro presenza riduce la capacità fecondante degli spermatozoi e può ostacolarne il transito nelle vie genitali femminili. 
  • Disfunzione erettile: le disfunzioni legate all'erezione sono legate al 5% dei casi di infertilità. 
  • Malattie sessualmente trasmesse: il Papillomavirus, Sifilide, Gonorrea, Clamidia possono provocare infertilità. 
  • Farmaci: i farmaci antitumorali, quelli per la cura dell'ipertensione o del colesterolo alto (dislipidemie) sono un fattore di rischio. 
  • Chirurgia: i trattamenti chirurgici dell'apparato genito-urinario, delle ernie inguinali oppure quelli demolitivi in seguito a neoplasie possono modificare, anche in maniera irreversibile, la capacità riproduttiva maschile. 
  • Traumi: traumi e torsioni testicolari possono incidere sulla loro funzionalità. 
  • Stili di vita: il fumo di tabacco o cannabis danneggia l'integrità del Dna degli spermatozoi e ne riduce numero e motilità. Altri fattori di rischio sono sedentarietà, sovrappeso, obesità, cattiva alimentazione, assunzione di alcolici e droghe. 
  • Rischi ambientali: pesticidi, solventi, materie plastiche, vernici, radiazioni elettromagnetiche possono ridurre la fertilità.